Serracapriola-S.Severo 25 km
Camminiamo in 5 più Neve
Dormiamo in un b&b

La tappa di oggi è davvero triste. Per la maggior parte si snoda tra campagne piatte, lungo il tavoliere delle Puglie. Ulivi secolari e vigneti potrebbero rappresentare un patrimonio davvero interessante se non fossero costellati da immondizie che accompagnano ininterrottamente noi viandanti.
Non è una cosa che scrivo volentieri, ed ho già segnalato a chi sta tracciando il percorso questo aspetto critico. Però una tappa simile rischia di inficiare la bellezza di tutto quello che si è incontrato in precedenza. Mi auguro che questo mio commento possa servire per rimediare, l’intento non è assolutamente critico.


Detto questo, come sempre ogni tratto ha inevitabilmente qualche aspetto interessante e positivo. Intanto non vi ho detto che ci sta accompagnando Maria Chiara che dopo averci adottato nei giorni di pioggia, ci sta guidando in questo tratto piuttosto complesso. Quindi ci sta svelando i segreti di questi luoghi e delle loro campagne con competenza e semplicità, come se ci conoscessimo da sempre.

Per la prima volta nella mia vita oggi ho mangiato le mandorle raccogliendole direttamente dalla pianta. Lo stupore è stato grande quando mi è stato mostrato come aprirle rosicchiandole. Buonissime! Non sarei più ripartita.

Siccome, anche grazie a questa strada, ho davvero sperimentato che ciò che accade fuori accade anche dentro, e viceversa, mi sono chiesta che significato possa avere questa prima volta con le mandorle.
Il mandorlo è il simbolo della nascita e della risurrezione. È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura, dopo la sua morte invernale. La mandorla, in chiave esoterica, spesso utilizzata simbolicamente anche in arte pittorica, rappresenta il segreto, il mistero che va conquistato rompendo il suo guscio, che protegge il seme.
La mandorla, per la sua forma, è collegata alla matrice, come simbolo di fecondità, di nascita primordiale dell’Universo.
Alla fine del cammino il segreto, la quintaessenza dell’esperienza, è per me ormai svelata. Collegarsi alla matrice è uno dei segreti del camminare. Nascere a sè stessi avviene camminando. Lasciare andare le emozioni antiche per rinnovarsi in una nuova possibilità emotiva avviene muovendo il corpo. Ho capito che al mio ritorno tutto sarà diverso e che il mio lavoro futuro sarà fecondo, ancora più in collegamento con la Matrice, senza dubbio porterà me e chi vorrà vivere esperienze con me, al nocciolo, al nucleo segreto di ogni realtà. Dopo questo cammino sarò fecondamente rinata a me stessa, come il mandorlo che non può essere coltivato in nessun altro modo se non partendo dal seme. Se vorrai farlo io ti starò accanto!
